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Confartigianato, Comune e Polizia locale di Schio uniti per contrastare il fenomeno dell’esercizio abusivo delle attività artigianali

Il Consiglio Comunale di Schio, nella seduta del 6 marzo scorso, ha approvato all’unanimità una proposta avanzata da Confartigianato Vicenza – Mandamento di Schio, che ha chiesto all’Amministrazione di sostenere e partecipare alla lotta contro l’abusivismo nelle professioni artigianali che, oltre a mettere in “cattiva luce” le imprese del settore, sottrae commesse e arreca gravi danni all’intera economia del territorio.

La campagna di sensibilizzazione di Confartigianato Vicenza che è partita da Schio e che è stata presentata questa mattina in Comune alla presenza del presidente mandamentale Nerio Dalla Vecchia, del Sindaco Valter Orsi e del Vice Comandante del Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino Loris Revrenna, verrà mano a mano estesa anche agli altri Comuni del Mandamento che, oltre a Schio, sono: Santorso, Piovene Rocchette, San Vito di Leguzzano, Torrebelvicino e Valli del Pasubio.
Da un’indagine svolta dall’Associazione di categoria è emerso infatti che i settori maggiormente colpiti dal fenomeno sembrano essere: quello dei servizi alla persona (acconciatori ed estetisti), quello dei piccoli lavori edili ed affini, quello delle manutenzioni di parchi e giardini, dell’autoriparazione e servizio di trasporto persone.
“L’abusivo -ha evidenziato il presidente Dalla Vecchia- può permettersi di eseguire la propria attività e vendere la propria merce ad un prezzo inferiore generando concorrenza sleale e mettendo in questo modo in difficoltà chi, con sacrificio, si comporta in maniera corretta e legale. Sottrae commesse di lavoro alle imprese regolarmente iscritte ai vari Istituti, danneggia le casse Statati e Comunali perché evade ogni tipo di fiscalità, non rispetta le modalità di conferimento/smaltimento di eventuali rifiuti speciali o pericolosi, lavora generalmente senza ausili di protezione individuali, può avvalersi di altre persone prive di ogni copertura assicurativa che, potenzialmente, potrebbero utilizzare attrezzature di proprietà dello Stato, nel caso di servizi alla persona potrebbero utilizzare prodotti di dubbia provenienza o privi di ogni certificazione, con possibili problemi per i clienti, potrebbe svolgere attività d’installazione e manutenzione di impianti elettrici e idraulici, privo di abilitazioni professionali, mettendo a repentaglio l’incolumità di molti soggetti, impedisce la regolare costituzione di un rapporto di lavoro con i propri dipendenti, danneggiandoli sotto molti punti di vista. Da sempre, come Confartigianato, cerchiamo di contrastare questo fenomeno che oggi assume connotati molto evidenti, ma ci rendiamo conto che questa piaga può essere arginata sempre più anche attraverso una costante collaborazione con le Istituzioni, in primis con i Comuni. Per questo motivo -ha continuato Dalla Vecchia- abbiamo pensato di chiedere a tutti i Comuni del Mandamento di Schio di sostenere e partecipare alla lotta contro l’abusivismo, attraverso un impegno formale che si concreta con l’adozione di una delibera di Consiglio, che impegna l’Amministrazione Comunale ad intraprendere iniziative per impedire l’attività fraudolenta degli operatori sprovvisti di autorizzazioni, licenze e iscrizione alla Camera di Commercio e di demandare alla Giunta l’assunzione di ogni iniziativa utile a contrastare e ostacolare il fenomeno dell’abusivismo artigianale, in particolar modo coinvolgendo ed attivando gli organi di Polizia Municipale per i controlli e le verifiche necessarie. Il tutto in stretta collaborazione con gli uffici territoriali di Confartigianato che verificano preventivamente la veridicità delle segnalazioni pervenute”.