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Il Mandamento Confartigianato di Bassano ha incontrato i sindaci. Il presidente Venzo: “Sostenere le aziende per favorire lo sviluppo e ragionare come una città metropolitana”

Sandro Venzo durante l'incontro

La Giunta del Mandamento Confartigianato di Bassano del Grappa ha incontrato i sindaci dei quindici Comuni dell’area (Campolongo sul Brenta, Cartigliano, Cassola, Cismon del Grappa, Enego, Mussolente, Pove del Grappa, Romano d’Ezzelino, Rosà, Rossano Veneto, San Nazario, Solagna, Tezze sul Brenta, Valstagna, oltre ovviamente a Bassano) per tracciare alcune direttive operative e di collaborazione per il prossimo futuro.

Un’occasione, per il presidente mandamentale Sandro Venzo, di mettere in luce alcuni punti essenziali per le imprese artigiane della zona (quasi 4000) e per il territorio in generale, continuando il dialogo con gli amministratori in un’ottica anche di concreta cooperazione.
“C’è un percorso da fare assieme, un percorso obbligato, che vede i pubblici amministratori e le categorie economiche sulla stessa sponda – ha infatti evidenziato Venzo – perché abbiamo entrambi il compito di favorire lo sviluppo del nostro territorio. Ognuno per le proprie competenze, con i propri strumenti, ma sicuramente legati da una finalità comune e da potenziali sinergie”.
Per l’occasione, Confartigianato ha predisposto un documento con quattro punti oggetto di confronto con gli amministratori.
“Abbiamo proposto ai sindaci – sottolinea Venzo – l’attivazione di due strumenti molto pratici e concreti, che vediamo produrre effetti di un certo peso a favore delle aziende, come i Fondi di Rotazione e gli Incentivi per Ristrutturazioni. Il nostro messaggio è chiaro: favorendo l’attività economica locale si favoriscono gli investimenti sul territorio, l’occupazione, il benessere, nonché il gettito fiscale. Attuare pratiche che aiutano le aziende diventa perciò un circolo virtuoso che conduce verso uno sviluppo generale”.
Tra le altre evidenze sottoposte ai sindaci, anche quelle relative all’innovazione e alla semplificazione. Ha spiegato infatti  il presidente: “Le aziende impiegano una quantità di tempo incredibile per sbrigare adempimenti e pratiche burocratiche molto spesso senza senso: non è possibile avere a che fare con decine di regolamenti, delibere e modulistiche diverse per ogni singolo Comune su fronti che riguardano l’attività d’impresa. L’imprenditore si trova in mezzo a una giungla di regole, diverse le une dalle altre, con relative sanzioni. È quanto mai necessario invertire la rotta: si deve ragionare, anche in questo settore, come città metropolitana e andare verso questa idea di territorio”.
Quanto all’innovazione, i nuovi strumenti tecnologici possono portare le amministrazioni ad avere con i propri cittadini, e con le aziende, un rapporto più efficace e più funzionale. “Come accade – sottolinea Venzo – nelle nostre aziende: quando abbiamo sistemi che riescono a gestire bene i dati, a rendere funzionali i processi, a semplificare le cose da fare, tutta l’azienda ne guadagna. Le Amministrazioni hanno moltissimi dati e informazioni che, a nostro avviso, non sono utilizzati al meglio. La competenza in fatto di ICT di Confartigianato ormai è indubbia: per questo siamo a disposizione dei Comuni, magari per sviluppare assieme progetti su questo versante”.
La situazione relativa a Etra è stata un altro punto di discussione. Venzo ha osservato che “quando si fa una fusione si parte studiando in maniera minuziosa e precisa i bilanci delle controparti, per essere certi di non fare errori con soldi pubblici. Il servizio per i cittadini e le aziende è di fondamentale importanza, quindi i costi sono i punti essenziali da considerare”. Il dubbio espresso dal presidente e dalla Giunta è che la fusione “rischi di indebolire la rappresentanza e la capacità decisionali delle nostre amministrazioni comunali all’interno di una struttura gigantesca, arrivando a dover subire decisioni prese da altri”.