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A Villa Fabris di Thiene workshop per restauratori internazionali sulla carta di gelso coreana e le tinture naturali

Foto di gruppo al termine della visita a Villa Fabris nell'aprile scorso: il direttore della Fondazione Villa Fabris, Giovanni Giuliari; il presidente del Mandamento thienese, Andrea Piovan; il Console Chang Jae-Bok; il presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo; il sindaco di Thiene, Giovanni Casarotto; Christian Malinverni, presidente della Fondazione Villa Fabris

Il Centro Europeo per i Mestieri del Patrimonio, che ha sede in Villa Fabris a Thiene, ospita un workshop di due giorni dedicato alla carta di gelso coreana (Hanji), che viene applicata negli interventi di restauro, e all’utilizzo su di essa delle tinture naturali.

Il corso si svolgerà giovedì 1 e venerdì 2 dicembre e vedrà impegnati undici restauratori senior, ovvero con almeno 25 anni di attività, che operano in qualificati Centri di restauro e conservazione quali: la Biblioteca Nazionale Marciana, l’Abbazia di Praglia, AICRAB (Associazione Italiana dei Conservatori e Restauratori degli Archivi e delle Biblioteche), la National Library di Norvegia.
L’iniziativa è il naturale sviluppo di una visita che il Console Generale della Repubblica di Corea a Milano, Chang Jae-Bok, aveva effettuato a Villa Fabris in aprile proprio per approfondire la conoscenza delle attività del Centro nell’ottica di un’iniziativa volta a valorizzare la carta coreana nel restauro. Il Console aveva avuto modo di apprezzare gli spaziosi e attrezzati laboratori di Villa Fabris, la preparazione dei docenti, la bellezza dell’edificio e i servizi a supporto dell’attività formativa come la foresteria, le aule didattiche, i servizi di interpretariato, la caffetteria, confermandolo nell’opinione che Villa Fabris fosse la realtà più idonea a ospitare questo importante e singolare evento. Il workshop infatti è l’unico proposto in Italia perché quello che lo anticipa, svolgendosi nella Città del Vaticano e coinvolgendo solo il personale dei Musei Vaticani, agli effetti dei rapporti diplomatici coreani si svolge in uno stato estero.