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Assemblea Soci 2016 Confartigianato Vicenza. Bonomo: “La responsabilità sociale dell’impresa va sostenuta con adeguate politiche”

Agostino Bonomo (Confartigianato) e il ministro Giuliano Poletti

Il lavoro e lo stretto rapporto che intercorre tra impresa e società: questo il tema che Confartigianato Vicenza ha scelto di approfondire nel corso della parte pubblica dell’Assemblea dei Soci alla Sala Palladio della Fiera, ospite il ministro Giuliano Poletti.

Dopo l’introduzione di Bonomo, Elena Donazzan (assessore regionale al Lavoro, Formazione e Welfare), Lorenza Leonardi (segreteria Cisl di Vicenza), Carlo Pellegrino (imprenditore, titolare di Mec Service di Trissino) e Luca Romano (ricercatore economico e sociale, direttore di Local Area Network) hanno tenuto un dialogo sulla situazione odierna del mondo del lavoro, soprattutto riguardo ai giovani; quindi il direttore de Il Giornale di Vicenza ha dialogato su questi e altri argomenti con il ministro Poletti, il quale ha promesso semplificazioni (anche nei controlli) e una spinta al mondo imprenditoriale.
Quello del lavoro, ha sottolineato il presidente Agostino Bonomo aprendo la sua relazione, è un argomento “storicamente di fondamentale importanza in un territorio come il nostro, in cui solo nell’artigianato operano oltre 24.500 aziende, nelle quali sono attivi circa 74mila addetti, e che negli ultimi tempi è stato messo a dura prova non soltanto dalla crisi dei vecchi sistemi economici, ma anche dai crac bancari che hanno inciso profondamente sulla fiducia collettiva”.
Nonostante questo, “la provincia di Vicenza resta uno dei cuori pulsanti del Made in Italy, caratterizzata da un’economia di manifatture e servizi ad alto valore aggiunto. È su questi elementi – ha proseguito Bonomo – che i nostri imprenditori anche oggi si giocano la partita della competitività, come dimostra la spinta dell’export. Ed è su questo terreno che entra in scena anche l’aspetto sociale. Perché nella piccola impresa il titolare deve avvalersi di collaboratori pronti a condividerne lo spirito e gli obiettivi, e dunque non può mai mancare l’attenzione verso la centralità della persona. Gli artigiani sanno che se si opera serenamente, in sintonia, si lavora meglio e si produce di più, andando orgogliosi – tutti – dei risultati economici che l’azienda raggiunge e che si traducono anche in un diffuso benessere per il territorio”.