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Palazzo d’Arco di Mantova e Villa Fabris Thiene, due fondazioni in sinergia per il restauro di un nucleo di arredi

Palazzo d'Arco a Mantova - Foto di Szeder László - GFDL

Sabato 19 novembre alle 10 la Fondazione d’Arco presenterà, in collaborazione con la Fondazione Villa Fabris di Thiene, Centro Europeo per i mestieri del patrimonio, il progetto di restauro conservativo di una selezione di arredi, originariamente provenienti dalla Villa delle Bertone presso Goito, voluta nel 1876 dal conte Francesco Antonio d’Arco e utilizzata da lui stesso e dalla figlia come residenza estiva.

La dimora, costruita secondo i moderni modelli di villa borghese, dalle magnifiche sale ornate con pavimenti in marmo a losanghe, ancora rievoca il felice passato ed esercita un potere quasi magnetico verso quei pochi che ancora oggi hanno il privilegio di percorrerla. Proprio il suo fascino ha unito la Fondazione d’Arco, che ne è proprietaria, la Fondazione Villa Fabris quale partner privilegiato in un progetto pluriennale di grande respiro, a cui l’Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani ha deciso di offrire il suo sostegno.
L’intesa e la sinergia tra le due Fondazioni è nata due anni fa quando, durante la chiusura del Museo di Palazzo d’Arco, necessità pratiche e urgenti hanno attivato spunti di riflessione e nuove progettualità.
L’urgenza, infatti, di sgomberare le soffitte e risanare gli ambienti del piano ammezzato, un tempo adibiti ad alloggio della servitù e da decenni utilizzati come ricovero per arredi ormai dismessi ha consentito una verifica inventariale e un’indagine, seppur parziale, della provenienza degli arredi e della loro precedente collocazione. È emerso che un nucleo consistente di quei beni un tempo dovevano arredare la Villa delle Bertone. La volontà di restaurare questi beni, ridonandogli la dignità che meritano, per poi ricollocarli, un giorno, nella Villa ha spinto la Fondazione d’Arco a rivolgersi a un partner per una collaborazione in questo progetto. La Fondazione Villa Fabris a Thiene, Centro europeo per i mestieri del patrimonio, si è dimostrata l’ideale interlocutore.
Il Centro è un organismo dedito alla tutela, alla promozione e alla valorizzazione dei beni culturali tramite la formazione professionale svolta attraverso un’intensa attività didattica rivolta ad architetti, restauratori e artigiani cultori dell’arte provenienti da tutta Europa. La Fondazione Villa Fabris inoltre collabora con Dipartimenti universitari, Centri di ricerca e Musei. Dettaglio di notevole valore è la specializzazione in cinque differenti campi: la conservazione della pietra, dei metalli, del legno, degli stucchi e delle pitture murali.
Il progetto, autorizzato dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova a giugno 2016 è iniziato lo scorso settembre e a circa due mesi dalla sua attivazione si presentano i suoi primi frutti: il restauro del primo lotto composto da un tavolo da centro impero con le sue sedie ornate da cartella a lira e una credenzina in legno nero dipinta con figurine e motivi pompeiani.
Fine ultimo del progetto è la valorizzazione e la fruizione di quei beni, prima in Palazzo d’Arco e poi nella loro originaria collocazione poiché gli arredi non sono solo begli oggetti da apprezzare ma necessitano del loro originale contenitore per poter dialogare con questo e per trasmettere la memoria del passato ai suoi fruitori. Ciò è ancora più importante quando si tratta di un contenitore d’eccellenza quale la splendida villa d’Arco nella tenuta delle Bertone.
L’incontro, aperto ai restauratori e decoratori interessati, anche grazie alla collaborazione con Confartigianato Mantova, sarà l’occasione per conoscere i percorsi formativi destinati ai professionisti che la Fondazione Villa Fabris attiva presso il Centro europeo.
Per info 0376 322242 oppure info@museodarcomantova.it , www.museodarcomantova.it.