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Inaugurate venerdì 21 ottobre le sale di Villa Da Porto restaurate grazie al cantiere – scuola promosso da Cesar e Confartigianato

Villa Da Porto a Montorso

A Montorso Vicentino, ai piedi del colle boscoso della Fratta, si erge la villa che fu già dei conti Da Porto: tra le più grandiose che essi costruirono nel corso di tre secoli – dal Cinque al Settecento – in ogni luogo della provincia.

Una lunga iscrizione murata sopra la porta centrale della loggia dice che l’edificazione della villa ebbe inizio nel 1662 e fu completata nel 1724. La villa era curata con particolare attenzione dai proprietari, che scelsero dalle loro collezioni quadri, mobili, oggetti di antichità per arredarla in modo sontuoso. Di tanto splendore, nel corso dei secoli, si è persa traccia e la villa ha visto un lungo periodo di decadenza interrotto, in anni recenti, da iniziative del Comune per la sua rinascita e riutilizzo.
In quest’ottica, si è recentemente concluso il cantiere-scuola che ha portato al recupero di due sale dell’edificio, grazie a un intervento che ha visto coinvolti una decina di artigiani del sistema Casa di Confartigianato Vicenza.
Con il contributo di Edilcassa Veneto e in accordo con l’Amministrazione Comunale, infatti, il Cesar (Centro di formazione di Confartigianato Vicenza) ha dato l’avvio a inizio di quest’anno a un cantiere-scuola con lo scopo di formare sul campo le maestranze attraverso un intervento di riqualificazione al piano nobile della villa.
Sotto l’attenta guida di una restauratrice, i lavori sono stati portati a termine nel corso di alcuni mesi, rendendo così fruibile da parte della comunità un’altra piccola porzione dell’importante monumento.
A suscitare l’interesse dei partecipanti sono state le modalità del percorso formativo, che ha permesso di intervenire in un contesto di particolare pregio storico e architettonico fornendo le conoscenze di base, sia teoriche che pratiche. Dopo lo studio sullo stato di conservazione dell’edificio e dopo aver affrontato i temi della sicurezza in cantiere, si è proceduto con le operazioni di pulitura delle diverse parti dei locali: in particolare, tutte le tecniche di intervento sono state adottate in maniera da garantire, dove possibile, la massima tutela dei materiali e degli elementi originali.
“Si tratta di un importante esperienza di collaborazione tra Amministrazione Comunale, Confartigianato, Enti di Formazione e Enti di rappresentanza bilaterale, in questo caso di Edilcassa Veneto – dichiara Ruggero Camerra, presidente del Mandamento di Arzignano-Montecchio-. È un esempio di come sul territorio si possano trovare punti di convergenza per attivare iniziative che portano valore per tutti: per gli artigiani, che acquisiscono nuove competenze per operare su un mercato sempre più esigente, e per la comunità, che recupera spazi dimenticati e un passato di arte e cultura cui andare fieri”.