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Nasce il “Contratto INPS on line”. Bonomo (Confartigianato): “Un pasticcio. Ma vogliamo considerarlo un acconto su una riforma seria”

Agostino Bonomo

“Prendiamo atto che, con il voto di fiducia alla Camera (la parola passerà ora a Palazzo Madama, prima alla Commissione Affari Costituzionali e Bilancio, poi di nuovo in aula il 13 giugno), con la nascita del “contratto INPS on line”, questo Governo ha “sfornato” un bel pasticcio”. Lo afferma Agostino Bonomo Presidente di Confartigianato Imprese Veneto.

Il quale prosegue: “la nuova regolamentazione del lavoro occasionale destinata a sostituire i voucher cancellati per evitare lo sciagurato referendum promosso dalla CGIL servirà marginalmente allo scopo a causa dei tanti vincoli di cui è caricata come gli eccessivi dati richiesti dalla piattaforma INPS (con forte aggravio burocratico), i costi ulteriori e soprattutto per il nuovo limite dei 5 dipendenti, che sembra un numero uscito per estrazione da un cilindro dato che non è nemmeno quello della definizione europea di micro impresa ( 9 dipendenti ) e che, in ogni caso, dovrebbe riguardare almeno l’intero artigianato”.
“Siamo delusi – prosegue – ma non per questo rassegnati. Vogliamo prendere questo atto del Governo come un “acconto” su una futura riapertura, magari subito dopo le paventate elezioni di autunno, del capitolo voucher che porti a rimediare a questa soluzione al forte ribasso che non accontenta nessuno. La flessibilità – prosegue il presidente – passa necessariamente per strumenti agili e semplici che la regolamentino, altrimenti il rischio è favorire il sommerso”.
“Ci tengo a ricordare -sottolinea Bonomo- che pur essendoci stato un uso crescente man mano che il voucher si consolidava, nel periodo di suo massimo utilizzo non ha comunque mai superato la soglia del 0,23% del monte ore lavorate. Con il voucher il lavoro occasionale aveva finalmente trovato una regola semplice e funzionale che, con l’abrogazione, è oggettivamente venuta meno. Per questo -conclude- saremo parte attiva affinché, appena possibile, il capitolo venga riaperto e si lavori solo a titolo di esempio, su limiti di importo con distinzione tra le imprese che svolgono servizi in genere (alle persone, alle imprese etc) e le altre. Poste queste restrizioni, non ne servono altre”.