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L’export premia anche il “Made in Vicenza” dell’artigianato alimentare

Un tipico piatto vicentino - Foto di GhePeU

Anche a tavola piace il “Made in Vicenza”. È quanto emerge dall’elaborazione dell’Ufficio Studi della Confartigianato provinciale sui dati dell’ultimo trimestre relativi all’export dell’artigianato alimentare. Leggi il documento completo

Nel 2016, infatti, le esportazioni vicentine di prodotti alimentari e bevande hanno confermato il trend di crescita dell’ultimo decennio registrando il massimo storico, con un valore di 626 milioni di euro tra ottobre 2015 e settembre 2016.
“L’Italia è conosciuta nel mondo anche per la buona cucina e per i suoi prodotti tipici e Vicenza – commenta Christian Malinverni, presidente Confartigianato provinciale della categoria Ristoratori, nonché presidente regionale e nazionale della Federazione Alimentazione – dimostra di non fare eccezione. Anzi, l’impegno di tante imprese nel proporre il meglio della nostra tradizione enogastronomica, puntando sulla qualità degli ingredienti e dei processi di trasformazione e produzione, viene sempre più premiato. Non bisogna inoltre dimenticare che oggi il consumatore è molto più attendo e informato su quanto porta in tavola, e ciò ha stimolato la riscoperta e la rivalutazione dei prodotti artigianali. Prodotti che, non dimentichiamolo, sono anche un ottimo mezzo di promozione turistica per Vicenza”.
I dati dicono che nei primi nove mesi del 2016 le esportazioni di prodotti alimentari e bevande hanno rappresentato il 3,8% delle esportazioni manifatturiere vicentine e sono cresciute dell’8%, registrando una migliore dinamica rispetto al -3,2% del totale delle esportazioni manifatturiere. Nel dettaglio, il 70,2% dell’export è relativo ai prodotti alimentari e il rimanente 29,8% alle bevande, entrambi settori in crescita, rispettivamente, del 7,6% e del 9%.
Quanto alla destinazione dei prodotti, si rileva che i mercati dell’Unione Europea – che rappresentano il 62,2% dell’export del comparto – sono stabili, mentre nei mercati extra UE a 28 si registra un forte incremento del 24,3%.
E così, la crescita dell’export del settore Alimentare e bevande colloca Vicenza al decimo posto tra le principali e più dinamiche province esportatrici italiane. Merito delle 1.090 piccole imprese vicentine del settore, in crescita dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2015, mostrando una performance migliore rispetto al -1% registrato dal totale artigianato.
Il comparto più consistente risulta quello della Pasticceria, Panifici e Gelaterie (487 imprese, pari al 44,7% del settore), seguito dalla Lavorazione e conservazione di carne e produzione a base di carne (27 imprese, pari al 2,5%), dalla Pasta (24 imprese, pari al 2,2%), e Vini, Distillerie, Birre e altre bevande (20 imprese, pari all’1,8%).
“Fa piacere notare – aggiunge Ruggero Garlani, presidente dei Panificatori di Confartigianato Vicenza – che i consumatori tornano a scoprire la qualità e la bontà dei prodotti freschi. In questi anni ci siamo quotidianamente impegnati per offrire il meglio, in termini di qualità e di varietà di proposte, convinti che un buon e sano prodotto, come nel caso del pane, sia sempre vincente. Ora i numeri ci confortano nelle scelte e ci spronano a fare ancora meglio”.
Proprio i Panificatori hanno recentemente lanciato la campagna “Dal Fornaio ogni giorno è straordinario”, azione promozionale che per la prima volta ha utilizzato i social network diffondendo video tramite smartphone e programmi di messaggeria istantanea.
A completare i dati del quadro del settore alimentare è presente la componente che coniuga produzione e servizio, rappresentata dai Servizi di ristorazione e dei cibi da asporto in cui sono attive 467 imprese, pari al 42,8% del totale.
Nell’ultimo anno, inoltre, si registrano le maggiori crescite per il comparto della Pasta fresca (+20%), dei Produttori alimentari vari (+16,7%) e dei Servizi di ristorazione e dei cibi da asporto (+3,1%).
Dati lusinghieri che sono anche merito anche dei 12 prodotti agroalimentari vicentini di qualità a Denominazione di Origine e a Indicazione Geografica riconosciuti dall’Unione Europea. Di questi, otto sono DOP (Denominazione di Origine Protetta) e quattro IGP (Indicazione Geografica Protetta).
A livello settoriale, tre prodotti agroalimentari di qualità DOP e IGP si riferiscono al settore degli Ortofrutticoli e Cereali (25%), tre a quello dei Formaggi (25%), cinque ai Prodotti a base di carne (41,7%) e uno agli Oli e grassi (8,3%). Nel dettaglio, i prodotti agroalimentari di qualità della sola provincia di Vicenza, e non anche di altri territori, sono l’Asparago bianco di Bassano, la Ciliegia di Marostica e la Soprèssa Vicentina.