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Si è spento il presidente dei Pensionati Anap Confartigianato. Bonomo ricorda la figura di Gino Cogo e la sua vita spesa per il progresso dell’artigianato

Gino Cogo

“Gino Cogo apparteneva a quella schiera di artigiani imprenditori che non solo hanno condiviso la gran parte dei settant’anni di storia della nostra associazione, ma che soprattutto hanno partecipato attivamente alla vita e alla crescita della nostra organizzazione, con una passione e un’abnegazione che rimangono uno straordinario esempio per chi, come noi, cammina sulle orme del loro straordinario spirito di servizio”.

Così Agostino Bonomo, presidente provinciale di Confartigianato Vicenza, ricorda con commozione la figura di Gino Cogo, presidente dei pensionati Anap Confartigianato, scomparso nelle scorse ore.
“Persone come lui – prosegue Bonomo – hanno saputo incarnare quel ruolo di dirigenti artigiani che hanno voluto dedicare tempo e talenti tanto allo sviluppo della propria impresa quanto alla credibilità, alla rappresentatività e all’efficienza dell’organizzazione di categoria. Unendoci al dolore della famiglia, ci sentiamo privati di uno di quei punti di riferimento che ci hanno aiutato a essere ciò che siamo oggi”.
Nato a Schiavon nel 1935, dopo la scuola Gino Cogo iniziò a lavorare in importanti imprese edili prima di fondarne una propria: nel 1962 nacque la prima ditta, avviata in società, e nel 1979 una seconda, come unico titolare.
Parallelamente, seppe partecipare con costante impegno all’attività dell’Associazione Artigiani Confartigianato, assumendo numerose e importanti cariche in seno alla categoria, che lo considerò sempre come un “padre fondatore”. È stato dirigente a tutti i livelli: mandamentale, provinciale, regionale e nazionale. Ma non è mancato nemmeno il suo apporto pubblico, in qualità di assessore ai lavori pubblici e vicesindaco del Comune di Schiavon per un quindicennio. Cavaliere della Repubblica, nel 1983 ottenne il titolo di Dirigente Artigiano Benemerito, nel 1992 venne proclamato Maestro Artigiano.
Dal 2010 ha presieduto la commissione esaminatrice delle candidature a Maestro e Dirigente Artigiano.
Nel 2005 fondò anche la Telemar, società di informatica, premiata nel 2005 dalla Camera di Commercio per il Progresso Economico.
Il suo inesauribile entusiasmo non venne meno neanche al termine dell’attività imprenditoriale: prima come vicepresidente regionale dei Pensionati Anap Confartigianato e poi come presidente provinciale e vicepresidente nazionale della categoria, incarichi condotti sino agli ultimi giorni.
“Un esempio per tutti, quello di Gino, di vivacità imprenditoriale e voglia di conoscere – ha concluso Bonomo – che ne fa una testimonianza unica dell’orgoglio artigiano che di sicuro non si esaurirà con la sua scomparsa. Gino, pur non avendo avuto figli, ha in tutti noi creato quel rapporto padre-figlio che ciascuno porterà con sé per sempre”.