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Autotrasporto. Faresin (Confartigianato Vicenza): “Quello delle deduzioni è solo uno dei macigni che dovrà essere rimosso, altrimenti nostra reazione sarà durissima”

Maria Teresa Faresin

“L’ottimismo al cospetto delle promesse provenienti dalla politica è un esercizio che abbiamo abbandonato da tempo”. Commenta così Maria Teresa Faresin, presidente provinciale della categoria Trasporti di Confartigianato Vicenza, l’ultimo sviluppo riguardante la vicenda del taglio del 70% della deduzione per spese non documentate per gli autotrasportatori.

La novità, infatti, è che nonostante le rassicurazioni provenienti dal Ministero del Trasporti, Confartigianato e le altre Associazioni aderenti a Unatras valutano in maniera negativa l’operato del Governo nei confronti della categoria dell’autotrasporto. “Unatras – si legge nel comunicato – attende l’incontro, convocato al Ministero dei Trasporti giovedì 23 luglio, per esprimere un giudizio definitivo sull’attuazione del Protocollo d’intesa firmato nel 2013, sugli impegni assunti e sulle troppe questioni ancora aperte quali, ad esempio, le deduzioni forfettarie per le spese non documentate, la spendibilità delle risorse 2015 per il comparto, il contrasto al dumping sociale e al cabotaggio abusivo, i tempi certi di pagamento. Se dall’incontro di giovedì prossimo non dovessero emergere risposte soddisfacenti e soluzioni concrete, il coordinamento Unatras è pronto ad assumere all’unanimità iniziative di autotutela della categoria, non escludendo la proclamazione del fermo dei servizi di autotrasporto”.
Una presa di posizione durissima, nonostante la comunicazione inviata dal Capo di Gabinetto del Ministero, Mauro Bonarotti, nella giornata di mercoledì 15 luglio, nella quale si afferma che “l’Amministrazione sta attivando ogni azione utile per garantire, in tempi brevi, la spendibilità delle risorse finanziarie destinate al settore e l’adozione delle misure necessarie in materia di controlli della regolarità delle imprese e di trasparenza del mercato, nonché possibili soluzioni per le ulteriori difficoltà segnalate, ivi comprese quelle concernenti la deducibilità forfettaria delle spese non documentate”.
“La scelta del taglio delle deduzioni per le spese non documentate – ricorda la Faresin- oltre ad essere del tutto tardiva e assolutamente unilaterale, va nella direzione opposta a quella indicata negli accordi siglati con il Governo ad inizio d’anno che prevedevano strumenti per aumentare la nostra competitività e non per danneggiarci. Abbiamo organizzato i nostro bilanci del 2014 con le regole dell’anno precedente, senza avere alcun sentore dell’intenzione di cambiarle. Le ricadute sugli artigiani e le loro famiglie sono come un macigno che deve essere immediatamente rimosso, altrimenti la nostra reazione sarà durissima”.