Skip to main content







Impianti termici: cosa cambia per famiglie e operatori? Confartigianato: “Affidatevi a tecnici qualificati”

Un moderno impianto termico - Foto Roger McLassus - Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 - tramite Wikimedia Commons

Dalla centrale termica condominiale alla caldaia di casa, dal condizionatore alla stufa: dal 15 ottobre per tutti gli impianti di riscaldamento e raffrescamento si dovranno adeguare il libretto e il rapporto di efficienza energetica secondo quanto stabilito dal nuovo regolamento della Regione Veneto.

Una piccola grande rivoluzione introdotta con il decreto del 10 febbraio scorso che ha stabilito l’obbligo, per gli impianti di climatizzazione invernale o estiva, vecchi o nuovi che siano, di munirsi di un nuovo libretto d’impianto, oltre che di effettuare un controllo e stendere un rapporto sull’efficienza energetica.
Per questo, tutti i possessori di un impianto termico di climatizzazione invernale o estivo dovranno adeguare i modelli di libretto e i rapporti di efficienza energetica, in conformità alla nuova normativa di manutenzione.
Dario Dalla Costa, presidente provinciale dei Termoidraulici di Confartigianato Vicenza, e Maurizio Pellegrin, vicentino presidente regionale della categoria, a tale proposito rivolgono un appello ai proprietari di un impianto: affidarsi a installatori qualificati. “Sono gli unici autorizzati – spiegano – e in grado di fornirvi il nuovo libretto che è unico, sia per gli impianti di riscaldamento e sia per quelli di raffreddamento, composto da varie schede”.
Non a caso proprio Confartigianato, già qualche tempo fa, ha promosso una serie di incontri destinati agli operatori per aggiornarli su tali novità.
In caso di nuovo impianto, sarà l’installatore stesso a fornire e compilare il libretto, mentre per gli impianti già esistenti l’incombenza ricadrà sul soggetto responsabile, quindi il proprietario o chi occupa l’immobile ad altro titolo, che dovrà preoccuparsi di demandarne al tecnico manutentore la compilazione.
Il decreto sancisce anche il rinnovo dei moduli per i rapporti di controllo dell’efficienza energetica su impianti termici di climatizzazione invernale di potenza utile nominale maggiore di 10 kW e di climatizzazione estiva di potenza utile nominale maggiore di 12 kW, con o senza produzione di acqua calda sanitaria. Questi vengono rilasciati dai tecnici dopo ogni intervento di manutenzione ordinaria o di controllo, con periodicità indicata per la manutenzione dal manuale tecnico dell’impianto.
“Attenzione, l’adeguamento alle nuove norme è importante – conclude Dalla Costa – e diviene occasione per far effettuare quei necessari controlli che garantiscono una migliore sicurezza degli impianti. Per questo, con gli uffici preposti della Regione Veneto, stiamo collaborando a una campagna di sensibilizzazione verso la cittadinanza in favore della sicurezza domestica, del risparmio energetico e della salvaguardia dell’ambiente”.
Il responsabile dell’impianto – che coincide con l’occupante, proprietario o meno dell’immobile – risponde del mancato rispetto delle norme. Qualora egli non provveda a far eseguire le operazioni di controllo e manutenzione, può incorrere in una sanzione da 500 euro a 3000 euro. Mentre l’operatore che non provvede a redigere e sottoscrivere il rapporto rischia una sanzione da 1000 a 6000 euro e provvedimenti disciplinari.
Infine, il decreto prevede l’avvio del Catasto regionale degli Impianti al quale sarà possibile inviare i Rapporti di Controllo per via telematica, con un’ulteriore semplificazione per operatori e utenti. Il Catasto degli Impianti è un archivio telematico, compilato quindi online, che conterrà tutti i Libretti di Impianto e relativi Rapporti di Controllo inviati secondo le scadenze stabilite. Ciò consentirà di monitorare un numero maggiore di impianti e, soprattutto attraverso controlli incrociati, di verificare quali non rispettino le norme.
Il Catasto degli Impianti inizierà a essere implementato dal 1° gennaio 2015, da parte degli installatori e manutentori, in occasione delle manutenzioni ordinarie e straordinarie, con l’obiettivo di completarlo entro la fine dello stesso anno. Già nel corso del 2015, quindi, potranno prendere il via i controlli incrociati tra gli impianti inseriti nel Catasto e i codici dei punti di consegna del gas.