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RISTORATORI ARTIGIANI: DECRETATI I VINCITORI DELLA I EDIZIONE DEL PREMIO DE.CO. SEVERINO TRENTIN

Era partito quasi come una scommessa il premio intitolato alla memoria dello chef Severino Trentin, al suo modo di intendere la cucina vicentina, ai prodotti di nicchia del nostro territorio e quindi alle Denominazioni Comunali (DE.CO.).

Un’iniziativa che però è stata subito sposata dai Ristoratori Confartigianato di Vicenza, in collaborazione con VicenzaE’, la Camera di Commercio e il programma “Mangia genuino, mangia vicentino” promosso dall’Amministrazione Provinciale. Poi c’è stato il coinvolgimento dei sei Istituti a indirizzo alberghiero più rappresentativi della provincia, da Tonezza a Lonigo, da Recoaro ad Asiago e Vicenza. E la costruzione – assieme ai dirigenti e insegnanti delle stesse scuole alberghiere – di un bando di concorso che andasse a premiare la creatività dei giovani allievi, sia nella preparazione di una tesi dedicata al Mais Marano, sia nella realizzazione di un piatto basato appunto su questo prodotto DE.CO., uno dei più rappresentativi nel panorama gastronomico nostrano.
Avviato dunque con la collaborazione dell’Ufficio Scuola di Confartigianato Vicenza e della Magnifica Confraternita dei Ristoratori DE.CO., il progetto ha accompagnato l’anno scolastico 2011/2012 e ha avuto come anteprima un momento memorabile nello scorso gennaio alla presenza di Carlo Cracco, giunto a Vicenza per battezzare l’iniziativa, volta a conoscere e promuovere le identità alimentari vicentine. Tanto che il “masterchef” ha garantito la sua ospitalità in stage a uno degli allievi vincitori del premio, come segno di riconoscenza per l’impegno a valorizzare la cucina e le ricette del nostro territorio.
Importante anche il ruolo svolto da alcuni Ristoratori della Confraternita (“Chalet Clara” di Nogarole, “Locanda Centrale” di Sandrigo, “Aeolia” di Longare, “Al Marinante” di Caldogno e “Da Riccardo” di Asiago), che hanno ricoperto il ruolo di padrini degli allievi nei vari Istituti, andando a suggerire accorgimenti per la migliore realizzazione degli elaborati. Il tutto fino all’epilogo del progetto a fine marzo, con il confronto e la “”sfida” tra i concorrenti dei vari Istituti di fronte alla apposita commissione giudicatrice presieduta dallo chef vicentino Morgan Pasqual.
Encomiabile l’impegno di insegnanti e allievi nella prima prova teorica, ovvero la presentazione di studi sull’origine, diffusione e utilizzo in ricetta del Mais Marano, al punto che alcuni allievi hanno scovato particolari forse sconosciuti sulla coltivazione andando a interrogare i primi e ormai anziani coltivatori nella zona dell’Alto Vicentino. Ma ancora più elettrizzante è stata la prova pratica, che ha visto i giovani prodigarsi prima tra i fornelli in cucina, poi in un elegante presentazione della portata di fronte alla giuria in abbinamento al vino (rigorosamente vicentino).
Tra i piatti più interessanti che sono stati presentati, un tortino di Mais Marano ai sapori nostrani, gnocchetti rustici di Marano spadellati al baccalà su cornucopia di formaggio e polenta, crespelle di mais, millefoglie con formaggio, funghi e broccolo fiolaro.
La vittoria finale è andata agli allievi dell’Istituto San Gaetano, creatori del piatto “gnocchi di Mais marano su letto di crema di fagioli e straccetti di petto d’anitra” in abbinamento al vino bianco Falesio dell’azienda Ca’ Basso. Al gruppo primo classificato sono andati in premio, oltre alla possibilità di uno stage al ristorante di Cracco a Milano, anche un contributo di 1.000 euro per la scuola e un originale trofeo a cura dell’artista Galliano Rosset: un piatto in ceramica con la raffigurazione delle ville e dei prodotti DE.CO. più significativi del Vicentino.
A ciascun allievo cimentatosi nel concorso, infine, è andato l’attestato di riconoscimento valevole come credito formativo. Entusiastici ovviamente i commenti dei vincitori ma, sportivamente, anche degli altri allievi e insegnanti partecipanti a questa prima edizione del Premio Severino Trentin, che si ripeterà anche nell’edizione 2012/13. «Lo riprorremo annualmente – spiega Sergio Boschetto, referente provinciale per i Ristoratori Confartigianato – con l’obiettivo di far crescere l’interesse verso le produzioni locali, e di pari passo andrà l’impegno della Magnifica Confraternita dei Ristoratori DE.CO. che ha sottoscritto un proprio regolamento per valorizzare tali alimenti, servendoli nella loro stagione di produzione, abbinandoli a vini locali, sperimentando accordi con i produttori e momenti dedicati all’approfondimento e alla degustazione di queste tipicità».