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RUGGERO GARLANI, PANIFICATORI CONFARTIGIANATO: «UN RICONOSCIMENTO AL PRODOTTO PANE»

Ruggero Garlani
Ruggero Garlani

Viva soddisfazione per il disegno di legge della Giunta regionale del Veneto che tutela il pane e i panifici tradizionali arriva da Confartigianato Vicenza.

 

Già al primo annuncio delle notizia Ruggero Garlani, presidente provinciale dei duecento panificatori berici, aveva sottolineato che si tratta di «una legge attesa da tempo e che non può che trovarci d’accordo visto che salvaguarda non solo un prodotto, ma anche, di riflesso, tutte quelle aziende artigiane che quotidianamente lo realizzano e che, tra costi che lievitano e concorrenza sleale, non hanno certo vita facile».
Come riconoscere un prodotto fresco è, infatti, molto importante, soprattutto se si pensa che un panino su quattro di quelli confezionati che si trovano nei supermercati, e che finiscono anche nelle mense e nelle tavole calde dei self service, non è veramente fresco. Ribadisce Garlani: «Sono elementi, questi, che il consumatore non aveva modo di conoscere e che quindi lo mettevano nella posizione di non poter valutare e scegliere con consapevolezza il prodotto. Ora, finalmente, si stabilisce chiaramente cosa può essere definito  “pane fresco”: un prodotto cotto e venduto nell’arco della giornata».
La norma poi stabilisce anche: la nomina del responsabile tecnico con formazione adeguata o esperienza comprovata nel settore per ogni punto di produzione in modo da assicurare qualità e sicurezza del prodotto; la definizione dei “forni di qualità” per aumentare la chiarezza e trasparenza nei confronti del consumatore; l’istituzione del registro delle specialità da forno su cui saranno indicate le produzioni tipiche e tradizionali venete, a salvaguardia del patrimonio legato alla panificazione del territorio.
«Da sempre realizzato con elementi semplici, nessuno ha mai pensato al “prodotto” pane quale tipicità italiana, forse nell’errata convinzione che ovunque quegli ingredienti fossero stati “mischiati” – spiega Garlani- avrebbero prodotto lo stesso risultato. Invece il pane fresco necessita di un ingrediente speciale: la preparazione e la cultura dei panificatori, difficilmente replicabile.  Come Confartigianato da tempo promuoviamo iniziative, da “Profumo di Pane” alla creazione de “La Vicentina”, fino a eventi particolari come le “Cene della Scarpetta”, per mostrare al pubblico l’impegno, la passione, la ricerca di ingredienti sempre migliori e al passo con i gusti del consumatore, dei panificatori artigiani. Ora, avere anche uno strumento legislativo per sottolineare tutto questo non può che renderci contenti e orgogliosi».