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Tabelle nutrizionali prodotti alimentari: dal ministero esenzioni per quelli artigianali

In materia di etichettatura dei prodotti alimentari, la regolamentazione europea prevede un’importante scadenza il 13 dicembre prossimo, vale a dire l’obbligo di inserire in etichetta anche la cosiddetta Tabella Nutrizionale con l’indicazione di calorie, grassi, carboidrati, proteine, sale eccetera per 100 grammi di prodotto.

Indubbiamente un tipo di informazione gradita a molti consumatori, che parecchi artigiani già da tempo espongono in etichetta, ma che richiede ulteriori spese, a carico del produttore, per analisi sul prodotto e software che elaborino le tabelle. L’UE previsto delle deroghe, alcune delle quali tenevano conto del fatto che per certe tipologie di prodotti artigianali, non standardizzati e quindi non lavorati in serie, è molto difficile realizzare delle precise tabelle nutrizionali, che richiedono invece una matematica precisione sui dosaggi degli ingredienti.
“Come artigiani del settore alimentare – afferma Ruggero Garlani, presidente dei Panificatori di Confartigianato Vicenza – usiamo la nostra creatività ogni giorno, perché non lavoriamo con le modalità della grande industria”.
Finalmente anche il Ministero dello Sviluppo Economico, con una recente circolare, ha preso atto di questo, escludendo dall’obbligo di tabella nutrizionale non solo la produzione e vendita di prodotti sfusi (pane, gelato, pasticceria fresca, gastronomia, pizza da asporto) ma anche la produzione e vendita di piccole quantità di prodotti artigianali confezionati, a patto che si rivolgano a un mercato locale (provincia d’origine e limitrofe) e ad esercizi di vendita al dettaglio.
“Apprendiamo con soddisfazione – afferma Oliviero Olivieri, presidente dei Pasticceri e Gelatieri di Confartigianato Vicenza – che anche il Ministero non ha voluto far gravare sulle piccole attività artigianali un onere in più, lasciando alla discrezione dell’operatore la realizzazione o meno della tabella nutrizionale”.
“È chiaro infatti – ribadisce Carlo Zampieri, presidente della categoria Produttori alimentari – che ognuno di noi potrà valutare, in base al proprio tipo di prodotti e agli orientamenti del pubblico, se investire per poter realizzare le tabelle nutrizionali. In realtà il rapporto fiduciario che c’è tra l’artigiano alimentare e il suo cliente è tale per cui i nostri prodotti sono apprezzati grazie alla qualità degli ingredienti e della lavorazione, piuttosto che per dei semplici dati numerici”.