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Legge regionale veneta sul Pane: deliberato il “percorso formativo” per il Responsabile dell’attività produttiva di panificazione

«Inizia a prendere forma nel concreto la legge regionale del settore panetteria la n° 36 del 2013. La Giunta Regionale ha infatti approvato con DGR n. 305 del 11 marzo 2014, (pubblicata nel BUR n.32 del 21 marzo 2014), il percorso formativo per assumere il ruolo Responsabile dell’Attività Produttiva dell’impresa di panificazione. La figura necessaria per l’apertura di un nuovo panificio o per rilevarne uno già esistente».

Ad annunciarlo con soddisfazione Nicola Trentin, Presidente regionale veneto dei panificatori di Confartigianato che spiega: «La delibera, che ha recepito quasi integralmente le indicazioni che abbiamo formulato come categoria, prevede un corso di base che si articola in 90 ore di formazione teorica e in 60 ore di formazione di laboratorio. Il percorso si conclude con un momento di valutazione finale. È previsto infine anche un corso di aggiornamento di 16 ore da realizzare nel corso di un triennio. Ovviamente come in tutte le norme di questo genere, sono stati definiti anche i percorsi professionali e i titoli che consentono l’esenzione dagli obblighi formativi introdotti dalla norma suddetta».
La legge prevede che non debbono frequentare il corso coloro che risultano avere prestato la propria opera per almeno tre anni presso un’impresa di panificazione con la qualifica di operaio panettiere o una qualifica superiore secondo la disciplina dei vigenti contratti, oppure avere esercitato per almeno tre anni l’attività di panificazione in qualità di collaboratore familiare o socio prestatore d’opera con mansioni di carattere produttivo, compreso il titolare.
Sono inoltre esentati dalla frequenza al percorso formativo quanti risultano in possesso di: laurea in discipline coerenti come ad esempio la Laurea in scienze e tecnologie alimentari; diploma di stato a conclusione di un ciclo quinquennale in discipline coerenti come ad esempio il Diploma Istituto Professionale di Stato per i Servizi alberghieri e della Ristorazione); diploma o attestato di qualifica professionale in discipline coerenti come ad esempio l’Operatore della Ristorazione: indirizzo preparazione pasti, Operatore della Trasformazione agroalimentare, Addetto alla panificazione e pizzeria, Operatore pasticcere-panificatore, Addetto all’arte bianca.
«La pubblicazione da parte della Regione Veneto delle modalità operative relative alla presentazione di progetti formativi –conclude Trentin- è la miglior risposta a coloro che ravvisavano, nella richiesta da parte della UE di ricevere la notifica sulla legge, una possibile sua prossima bocciatura. In realtà, informata sull’esistenza delle nuove norme di Veneto e Lombardia, Bruxelles ha richiesto chiarimenti informali al Ministero dello sviluppo economico, per poter informare anche gli altri Partner. Le due leggi regionali non possono essere state bocciate dalla Commissione europea, come indicato da alcune fonti, in quanto non sono state ancora notificate ed esaminate dall’Esecutivo Ue”.